Corfù è una delle isole greche più affascinanti e ricche di storia. Situata nel mar Ionio, di fronte alle coste dell’Epiro e dell’Albania, Corfù è stata un ponte tra Oriente e Occidente, tra Grecia e Italia, tra antichità e modernità.
Corfù è facilmente raggiungibile dall’Italia sia in aereo che in traghetto. Ci sono voli diretti da diverse città italiane, soprattutto durante l’estate, con compagnie low cost come Ryanair o Easyjet. Il volo dura circa un’ora e mezza e l’aeroporto di Corfù si trova a pochi chilometri dalla città. Se preferite il traghetto, potete partire da Bari, Brindisi, Ancona o Venezia e arrivare al porto di Corfù dopo circa 7 ore di navigazione. Il traghetto è un’ottima soluzione se volete portare con voi la vostra auto o moto per esplorare l’isola in libertà.
Corfù offre una vasta scelta di alloggi per tutti i gusti e le tasche. Potete scegliere tra hotel, appartamenti, bed and breakfast, villaggi turistici o campeggi. La località più consigliata è la città di Corfù, il capoluogo dell’isola, che offre molti servizi, divertimenti e attrazioni culturali. Da qui potete raggiungere facilmente le altre località dell’isola con i mezzi pubblici o con il noleggio auto. Se invece cercate una vacanza più tranquilla e immersa nella natura, potete optare per le località balneari di Ipsos, Dassia, Paleokastritsa o Agios Gordios, dove troverete spiagge incantevoli e taverne tipiche.
Cosa vedere a Corfù
Corfù è un’isola che offre molto da vedere sia dal punto di vista naturalistico che storico-artistico. Non potete perdervi la visita della città di Corfù, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per il suo centro storico che conserva testimonianze delle varie dominazioni che si sono succedute sull’isola: greca, romana, bizantina, veneziana, francese, inglese e infine greca di nuovo. Tra i monumenti più importanti ci sono la fortezza vecchia e la fortezza nuova, che dominano la città da due lati opposti; il palazzo di San Michele e San Giorgio, sede del museo d’arte asiatica; il palazzo Achilleion, residenza estiva dell’imperatrice Sissi; la chiesa di San Spiridione, patrono dell’isola; il museo archeologico, che ospita reperti della civiltà dei Feaci; il museo bizantino, che espone icone e affreschi; il museo del folklore, che illustra le tradizioni popolari dell’isola.
Oltre alla città di Corfù, vale la pena visitare anche altri luoghi dell’isola che raccontano la sua storia millenaria. Tra questi ci sono il monastero di Paleokastritsa, situato su una collina con vista sul mare; il castello angioino di Aggelokastro, una fortezza medievale che domina la costa nord-occidentale; il tempio di Artemide a Garitsa, uno dei più antichi santuari greci; il palazzo Mon Repos a Kanoni, residenza dei governatori inglesi e luogo di nascita del principe Filippo di Edimburgo; il villaggio di Kassiopi a nord-est dell’isola, dove si trovano le rovine di una fortezza romana e di una basilica paleocristiana.
Corfù è anche un’isola che vi stupirà con la sua bellezza naturale, fatta di spiagge da favola, baie nascoste, scogliere a picco sul mare, colline verdi e uliveti secolari. Tra le spiagge più belle ci sono quelle di Glyfada, Sidari, Agios Stefanos, Agios Gordios, Pelekas e Issos. Se amate le escursioni, potete percorrere il sentiero Corfu Trail, che attraversa l’isola da nord a sud per circa 220 km, toccando paesaggi diversi e suggestivi. Se invece preferite il mare, potete fare delle gite in barca alle isole di Paxos e Antipaxos, famose per le loro acque turchesi e le loro grotte marine.
Cosa mangiare a Corfù
Corfù è un’isola che vi delizierà anche con la sua gastronomia, che risente delle influenze delle varie culture che l’hanno abitata. La cucina corfiota è basata su ingredienti semplici e genuini, come l’olio d’oliva, il pesce, la carne, le verdure e le erbe aromatiche. Tra i piatti tipici ci sono il pastitsada, un ragù di carne di manzo o pollo con pomodoro e cannella servito con pasta; il sofrito, fettine di carne di vitello fritte e cotte in salsa di vino bianco, aglio e prezzemolo; il bourdeto, uno stufato di pesce piccante con patate; il bianco, una zuppa di pesce con limone e aglio; il savoro, pesce fritto marinato con aceto, uvetta e pinoli; il tsigareli, un contorno di verdure saltate con peperoncino; il mandolato, un dolce a base di mandorle e miele.
Per accompagnare i piatti corfioti potete bere del vino locale, come il bianco Kakotrygis o il rosso Petrokoritho. Se invece volete provare una bevanda tipica dell’isola, assaggiate il kumquat, un liquore dolce ottenuto da un agrume simile al mandarino originario della Cina. Il kumquat si usa anche per fare marmellate, dolci e canditi.
Corfù è un’isola che vi regalerà una vacanza indimenticabile, tra mare, cultura, natura e sapori. Non vi resta che prenotare il vostro viaggio e partire alla scoperta di questo angolo di paradiso greco.
Storia di Corfù
L’isola di Corfù risulta essere abitata sin dall’inizio della storia umana, come dimostrano le scoperte nella grotta di Agios Mathaios nella parte sud-orientale dell’isola. L’isola era un centro strategico ed economico-commerciale molto prima della guerra di Troia, e la cultura dell’epoca rappresentava una mescolanza tra la tradizione greca e quella italiana.
Verso il 750 a.C., gli Eretrii invasero l’isola e nel 734 a.C. i Corinzi la conquistarono. Durante il regno del re corinzio Hersikrates, Corfù conobbe uno sviluppo significativo e i suoi abitanti fondarono una colonia sull’isola vicina di Lefkada, chiamata Hersoupoli e situata sulla penisola di Kanoni. In seguito, il progresso dell’isola suscitò l’attenzione del re Kypselos, che cercò di limitarne lo sviluppo. Questo portò alla vittoria di Corfù sulla flotta di Corinto nel 644 a.C., evento considerato da Tucidide come la prima battaglia navale tra due città greche.
Successivamente, l’isola conobbe un notevole sviluppo nelle arti e nel commercio, come testimoniato dalla statua di Menekrates, i templi di Hera e Diana e le monete coniate con il simbolo della testa di Gorgone. Nel 435 a.C., si scontrò nuovamente con la città di Corinto nella battaglia navale di Aktio, a causa dell’intervento corinzio nei problemi della colonia di Epidamno. Questa battaglia portò i Corfioti a chiedere aiuto ad Atene, un atto che contribuì all’escalation della guerra del Peloponneso.
Il popolo di Corfù si unì agli Ateniesi contro l’imperialismo macedone e sconfisse re Filippo II nella battaglia di Heronia nel 338 a.C.. Questo periodo fu seguito da una serie di continue incursioni. L’isola fu conquistata dai Lacedemoni nel 303 a.C., successivamente dal tiranno siciliano Agathoklis e poi da suo genero Pirro nel 295 a.C. Durante il comando di Pirro, i Corfioti intrapresero una spedizione in Sicilia. Sotto il dominio illirico, l’isola cadde nel 229 a.C., esausta dalle guerre incessanti.
Il Periodo Romano (229 a.C. – 337 d.C.) e Bizantino (337-1204 d.C)
Durante il periodo romano, Corfù divenne una base militare e commerciale per Roma. Godette di un certo grado di autonomia e prosperità, grazie alla sua posizione strategica tra Oriente e Occidente. L’isola attirò l’attenzione di importanti personalità dell’epoca, tra cui Giulio Cesare, Marco Antonio, Ottaviano Augusto e Nerone. Inoltre, nel 50 d.C., l’isola ospitò il primo sinodo cristiano, dove fu deciso che i cristiani non avrebbero dovuto seguire le leggi mosaiche.
Durante il periodo bizantino, Corfù subì le invasioni dei Goti, degli Slavi, dei Saraceni, dei Normanni e dei Crociati. L’isola fu coinvolta nelle contese interne all’impero romano d’Oriente, che riguardavano l’uso delle icone nell’adorazione religiosa. Questo periodo vide anche la fioritura di una scuola di pittura bizantina, che produsse opere artistiche e religiose di grande valore.
Le Dominazioni Successive (1204-1386) e il Dominio Veneziano (1386-1797)
Nel corso di diverse dominazioni, Corfù passò sotto il controllo dei Veneziani, dei Franchi, dei Genovesi e degli Angioini. Furono gli Angioini a costruire le fortificazioni ancora oggi visibili nella città di Corfù. Nel 1267, l’isola fu teatro di una rivolta popolare contro il dominio angioino, guidata da Giorgio Bizantino, che si proclamò despota di Corfù.
La dominazione veneziana fu il periodo più lungo e influente nella storia dell’isola. I Veneziani difesero Corfù dagli attacchi dei Turchi e favorirono lo sviluppo economico, culturale e sociale. Introdussero nuove colture, promossero il commercio, l’arte e l’architettura, lasciando un’impronta duratura sull’isola. La fusione tra la cultura greca e quella italiana creò un ambiente unico.
L’Età Moderna (1797-oggi)
Successivamente Corfù passò sotto il controllo di diverse potenze, inclusi Francesi, Russi, Inglesi e infine Greci. Ognuna lasciò un’impronta architettonica e politica sull’isola. Corfù divenne una rinomata meta turistica, celebre per la sua bellezza naturale, il patrimonio storico e culturale, e le tradizioni uniche.