Le ere geologiche sono dei grandi periodi di tempo in cui viene suddivisa la storia e l’evoluzione della Terra, dalle sue origini fino a giorni nostri. Attualmente ne contiamo quattro e sono state suddivise sia in base alla conformazione e alle condizioni del nostro pianeta sia al tipo di organismi viventi che la popolavano.
Per stabilire l’età della Terra ci si avvale dello studio dei fossili, resti di organismi viventi che si sono rimasti inglobati nelle rocce, nelle ambre e nei ghiacci. Questi si trovavano depositati in diversi strati della Terra, e la loro età è più antica in base alla profondità dello strato; inoltre, è stato possibile calcolare l’età della roccia che contiene il fossile grazie ai sistemi di datazione radiometrica come quella uranio-piombo e quella potassio-argon. Dato che sia l’uranio e che il potassio hanno un’emivita molto lungo, è stato possibile stimare l’origine del nostro piante a 4,5 miliardi di anni fa.
L’era Archeozoica
L’era Archeozoica è la prima delle cinque ere geologiche, inizia quando fu formata la Terra e arriva fino a circa 600 milioni di anni fa. Durante questo periodo si formano le prime catene montuose e gli oceani primordiali e il pianeta è pieno di terremoti ed eruzioni vulcaniche; non essendoci forme di vita e piante l’atmosfera è priva di ossigeno.
Dopo circa un miliardo di anni, a causa delle radiazioni, all’interno degli oceani si formano i primi zuccheri, i primi amminoacidi e le prime basi azotate che unendosi tra loro fecero nascere le prime forme di vita unicellulari e pluricellulari. Questi sono i protozoi, le alghe unicellulari, le alghe pluricellulari, i vermi e le meduse.
Vedi anche: L’origine della vita sulla Terra
L’era Paleozoica
L’era Paleozoica comprende un arco di tempo che va dai 600 ai 230 milioni di anni fa. All’inizio di questa era geologica si porta un unico grande continente chiamata Pangea circondata dagli oceani. L’atmosfera si arricchisce di ossigeno grazie alla fotosintesi delle alghe e si forma lo strato di ozono che protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette.
Negli oceani aumentano le specie di invertebrati come spugne, molluschi e artropodi mentre compaiono dopo 100 milioni di anni anche i primi vertebrati chiamati ostracodermi, pesci corazzati e privi di mandibola.
Grazie all’ossigeno e allo strato di ozono, finalmente è possibile esserci vita anche sulla terraferma. Le prime piante ad apparire sono i muschi, seguiti dalle felci che formarono enormi foreste. Essendo sepolte, queste ultime fecero nascere i giacimenti di carbone.
Successivamente compaiono anche gli animali: prima gli invertebrati come gli insetti e poi anche gli anfibi in grado di respirare sia dentro che fuori dall’acqua. Verso la fine di questa era alcuni anfibi evolvono in rettili, in grado di produrre uova con un rigido guscio protettivo in modo da potere vivere tutto il tempo sulla terraferma.
L’era Mesozoica
L’era Mesozoica arriva a 65 milioni di anni fa. La Pangea si frammenta e si formano e separano i vari continenti; il clima viene sconvolto e la metà delle specie dell’era precedente si estingue.
Inoltre, dato che specie diverse si sono trovate in continenti diversi, iniziarono ad evolversi in modo diverso adattandosi ad ambienti diversi e i fossili trovati non sono più gli stessi in tutto il mondo come è successo per gli strati delle ere precedenti.
Per tutta quest’era, la Terra viene dominata dai dinosauri, rettili giganteschi che si diffondono sulla terraferma, sulle acque e nell’aria. Tuttavia, verso la fine di quest’era questi grandi rettili si estinguono a causa di nuovi e drastici cambiamenti climatici.
Si ritiene che la caduta di un grosso meteorite abbia rilasciato una gran quantità di polveri e gas nell’atmosfera, oscurando la luce solare e creando sbalzi di temperatura da molto freddo a caldo improvviso non adatti ai dinosauri.
L’era Cenozoica
Durante la fine dell’era Mesozoica si erano già formati i primi mammiferi e i primi uccelli: questi erano molto più piccoli dei dinosauri, più agili e in grado di adattarsi meglio agli sbalzi di temperatura. Inoltre i mammiferi sono in grado di sviluppare i figli nel grembo materno e di allattarli. Tutto questo permise questi animali di sopravvivere.
Anche alcune piante sono sopravvissute ai grandi cambiamenti climatici a motivo della loro resistenza e adattabilità, contribuendo successivamente al ripristino dell’ecosistema.
In questa era geologica appaiono i primati, antenati sia delle scimmie che dell’essere umano. Verso la fine appaiono le prime scimmie antropomorfe, più simili all’essere umano in quanto acquisirono gradualmente la capacità di camminare in piedi.
L’era Neozoica
L’era Neozoica è quella in cui ci troviamo e inizia due milioni di anni fa con la comparsa degli ominidi, capaci anche di correre su due piedi. Attualmente, non si usa più questo termine per riferirsi a questo periodo di tempo, piuttosto quest’era è stata inclusa come ultimo periodo dell’era Cenozoica, il Quaternario.
Dagli ominidi derivano gli Austrolopiteci, i primi antenati dell’uomo: furono i primi esseri viventi ad usare sassi, bastoni e ossa di animali come armi per cacciare.
Dall’Australopitechus Africanus deriva l’Homo Abilis, il primo appartenente al genere umano e in grado di fabbricare oggetti di legno, osso o pietra. Li utilizzava per cacciare, tagliare le carni, scavare e raccogliere radici.
Dopo l’Homo Abilis, appare l’Homo Erectus. Si ritiene che fu lui a scoprire il fuoco e ad utilizzarlo per scaldarsi e a difendersi degli animali feroci.
Infine appare l’Homo Sapiens molto simile a noi. Viveva nelle caverne, si riparava dal freddo con le pelli degli animali uccisi e cucinava il cibo sul fuoco. Da questa specie derivano sia l’Homo sapiens neanderthalensis che l’Homo sapiens sapiens, da cui deriviamo. L’uomo di Neanderthal viveva in gruppo e praticava riti religiosi; la nostra specie apparve poco prima che questi si estinguesse.
La nostra specie si è evoluta molto negli ultimi 40.000 anni ma non tanto un’evoluzione fisica bensì un’evoluzione culturale, grazie all’acquisizione del linguaggio e poi della scrittura. Negli ultimi secoli, l’uomo è stato anche in grado di sviluppare tecnologie sempre più complesse e utili per il genere umano.
Da cacciatore e nomade, l’uomo divenne sedentario fondando nuclei abitativi e città. Oggi è in grado di diffondersi in ogni ambiente della Terra perché grazie alle sue conoscenze può influire sull’ambiente e adattarlo alle sue esigenze di vita.
L’uomo oggi è in grado anche di usare la sua conoscenza per migliorare la sua vita e quella degli altri esseri viventi, prevenire problemi, trovare soluzioni. A seconda di come utilizzi la sua intelligenza, l’uomo è in grado sia di danneggiare, uccidere e fare guerra ma anche di curare e promuovere la pace con i suoi simili.
Ere geologiche e periodi
Segue una tabella riassuntiva delle principali ere geologiche e dei relativi periodi.
Era Geologica | Periodo | Date (milioni di anni) |
---|---|---|
Archeozoica (Precambriana) | Adeano | 4600-4000 |
Archeozoico | 4000-2500 | |
Proterozoico | 2500-570 | |
Paleozoica | Cambriano | 570-495 |
Ordoviciano | 495-418 | |
Siluriano | 418-400 | |
Devoniano | 400-360 | |
Carbonifero | 360-290 | |
Permiano | 290-245 | |
Mesozoica | Triassico | 245-204 |
Giurassico | 204-130 | |
Cretacico | 130-65 | |
Cenozoica | Paleogène | 65-23 |
Neogène | 23-2,6 | |
Quaternario | 2,6-oggi |