La partenogenesi è un fenomeno biologico che riguarda la riproduzione di alcune piante e animali. Si tratta di un tipo di riproduzione sessuale in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato da uno spermatozoo. La partenogenesi può essere considerata come una forma di riproduzione sessuata incompleta o “asessuata” perché, pur implicando la formazione di gameti, non richiede fecondazione.
Esistono diversi tipi di partenogenesi, a seconda delle modalità e delle condizioni in cui si verifica. Alcuni esempi sono:
- Partenogenesi rudimentale: si ha quando l’uovo non fecondato inizia a segmentarsi ma si arresta presto, senza dare origine a un individuo embrionale. Questo avviene in alcune specie di uccelli e mammiferi.
- Partenogenesi accidentale: si ha quando uova di specie normalmente anfigoniche (cioè che si riproducono per fecondazione) si sviluppano eccezionalmente senza fecondazione. Questo può avvenire per auto-attivazione dell’uovo o per restituzione anafasica, cioè il raddoppio del numero di cromosomi dell’uovo aploide. Un esempio è il tacchino, che può produrre maschi partenogenetici.
- Partenogenesi facoltativa: si ha quando l’uovo può svilupparsi con o senza fecondazione, a seconda delle circostanze. In questo caso, la meiosi è regolare e la diploidia viene restaurata con vari meccanismi. Un esempio è l’ape, che produce maschi partenogenetici e femmine anfigoniche.
- Partenogenesi obbligatoria: si ha quando le uova di una specie non possono essere fecondate, per alterazioni del processo meiotico o perché nella specie non si producono mai maschi funzionali. In questo caso, lo sviluppo per partenogenesi è l’unica modalità possibile. Un esempio è il fasmide Carausius morosus, che produce solo femmine partenogenetiche.
- Partenogenesi occasionale: si ha quando la partenogenesi avviene solo in determinate condizioni ambientali o stagionali, alternandosi all’anfigonia. Un esempio sono alcuni insetti afidi, che producono femmine partenogenetiche in primavera ed estate e maschi e femmine anfigonici in autunno.
In rapporto al sesso degli individui prodotti, la partenogenesi si distingue in:
- Partenogenesi arrenotoca: produce solo maschi (come nell’ape).
- Partenogenesi deuterotoca: produce sia maschi sia femmine (come in alcune farfalle).
- Partenogenesi telitoca: produce solo femmine (come in molti rotiferi e fasmidi).
Dal punto di vista citologico, si distinguono tre tipi principali:
- Partenogenesi apomittica: i processi fondamentali della meiosi sono assenti o incompleti e l’uovo subisce una sola divisione equazionale. I discendenti sono identici alla madre e nuovi genotipi possono originarsi solo per mutazioni.
- Partenogenesi automittica: i primi stadi della meiosi sono normali e la diploidia viene restaurata con diversi meccanismi di fusione dei nuclei delle cellule figlie.
- Partenogenesi aploide: la meiosi è normale e l’individuo che si sviluppa partenogeneticamente rimane aploide.
La partenogenesi è un fenomeno affascinante che dimostra la grande varietà e adattabilità delle forme di vita sul nostro pianeta. Si tratta di un tipo di riproduzione in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato da uno spermatozoo; può essere naturale o sperimentale, spontanea o indotta, e può dare origine a individui di uno o entrambi i sessi, a seconda dei meccanismi citologici coinvolti.