I problemi di Fermi

Articolo sui problemi di Fermi e il paradosso di Fermi

I problemi di Fermi sono esercizi di fisica che richiedono di stimare quantità difficili da misurare direttamente, usando il ragionamento logico e le conoscenze generali. Il nome deriva dal famoso fisico italiano Enrico Fermi, che era noto per porre questo tipo di domande ai suoi studenti e colleghi. Un esempio classico di problema di Fermi è: quante gocce d’acqua ci sono in un lago? Per rispondere, bisogna fare alcune ipotesi ragionevoli sul volume del lago, la densità dell’acqua e il diametro medio di una goccia. Poi, bisogna usare la matematica per calcolare il numero approssimato di gocce.

I problemi di Fermi sono utili per sviluppare il pensiero critico, la creatività e l’abilità di risolvere problemi complessi con dati limitati. Inoltre, sono divertenti e stimolanti, perché sfidano la nostra intuizione e ci fanno scoprire cose sorprendenti.

Chi era Enrico Fermi

Enrico Fermi è stato uno dei più grandi fisici del XX secolo, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1938. Nato a Roma nel 1901, si laureò alla Scuola Normale di Pisa e divenne professore di fisica teorica all’Università di Roma, dove guidò il famoso gruppo dei “ragazzi di via Panisperna”. Fermi fu il pioniere della fisica nucleare, scoprendo le reazioni nucleari causate dai neutroni lenti e la fissione nucleare. Si trasferì negli Stati Uniti nel 1938, dove partecipò al Progetto Manhattan e realizzò il primo reattore nucleare a fissione controllata. Morì a Chicago nel 1954 per un cancro allo stomaco.

Fermi è considerato uno dei padri dell’energia nucleare e della medicina nucleare, nonché un maestro di molti altri fisici. In suo onore sono stati chiamati un elemento chimico, il fermio, e un’unità di misura, il fermi.

Problemi di Fermi: esempi

Il problema di Fermi è un tipo di quesito scientifico che si basa su ipotesi probabilistiche ed è un esempio di stima approssimata. Solitamente, il problema di Fermi coinvolge domande del tipo “Quanti ci sono di [qualcosa] in [qualcosa]?” dove [qualcosa] può essere qualsiasi cosa, come ad esempio “Quanti alberi ci sono in un bosco?” o “Quante stelle ci sono nella galassia?”. Quindi cerchiamo di ricavare la quantità di qualcosa all’interno di un’altra.

La chiave per risolvere questo tipo di problema è suddividerlo in passaggi più piccoli e più gestibili. Ad esempio, si potrebbe iniziare stimando la dimensione di una parte nota (come una piccola area di bosco) e poi moltiplicare questa stima per ottenere una stima dell’area generale (l’intero bosco). Le ipotesi probabilistiche entrano in gioco quando devi fare supposizioni sulle probabilità o le percentuali per stimare i dati mancanti.

Questo approccio è utile per ottenere stime approssimate quando non hai dati precisi a disposizione. È importante notare che le stime di Fermi spesso non sono precise ma forniscono un’idea approssimativa della grandezza di un fenomeno.

Il problema di Fermi può essere applicato in diverse situazioni:

  • Risolvere esercizi di fisica e matematica: Quanti fili spuntano nella superficie di un tappeto? Quanti capelli abbiamo in testa?
  • Ricavare il prezzo di un bene che vogliamo vendere: in questo caso ci basiamo sul prezzo medio di acquisto di beni simili nella nostra zona oppure online e facciamo i dovuti aggiustamenti in base alla condizione del nostro bene.
  • Fare stime edilizie: Anche in questo caso un punto cruciale è la raccolta di dati nella nostra zona e applicarli all’immobile che si vuole vendere, tenendo poi conto anche di fattori come la posizione, la comodità, i beni disponibili nelle vicinanze, il numero di stanze, le condizioni interne e altro.

Esercizi

Ecco adesso alcuni esercizi per capire come usare il problema di Fermi per avere una stima di qualcosa:

Esercizio 1: Quantità di Acqua in un Lago

Supponiamo che tu sia in un luogo vicino a un lago e vorresti stimare quanta acqua ci potrebbe essere in quel lago. Ecco alcune domande per guidare la stima:

  • Quanto è grande il lago in termini di superficie?
  • Quanto potrebbe essere profondo il lago?
  • Come potresti stimare il volume totale dell’acqua nel lago?
  • Quali supposizioni devi fare riguardo alla densità dell’acqua?

Esercizio 2: Numero di Pagine in una Biblioteca

Immagina di essere in una biblioteca e desideri stimare quante pagine di libri ci siano in totale. Ecco alcune domande per aiutarti a fare questa stima:

  • Quante scaffalature ci sono nella biblioteca?
  • Quanti libri ci sono in media su ciascuna scaffalatura?
  • Quante pagine ci sono in media in ciascun libro?
  • Come potresti stimare il numero totale di pagine nella biblioteca?

Esercizio 3: Popolazione di una Città

Vorresti stimare la popolazione di una città in cui vivi o conosci bene. Ecco alcune domande per aiutarti a fare questa stima:

  • Qual è la dimensione geografica della città?
  • Quante abitazioni ci sono in media per edificio?
  • Quante persone vivono in media in ciascun’abitazione?
  • Come potresti stimare la popolazione totale della città?

Il paradosso di Fermi

C’è un altro quesito che Enrico Fermi pose durante una conversazione informale del 1950. A differenza dei problemi sopra è una stima che non si basa su calcoli ma su una contraddizione. La domanda è: “Ci sono prove di forme di vita intelligenti fuori dal nostro pianeta, aliene o extraterrestri?” La sua obiezione si basava sui seguenti punti:

  • L’universo è vastissimo, formato da miliardi di galassie, ciascuna formata da miliardi di stelle di cui molte si trovano;
  • L’universo esiste da miliardi di anni, permettendo a forme di vita intelligenti di formarsi;
  • Nessuna forma di vita intelligente si è mai mostrata nella nostra Galassia. Questa è la contraddizione.

Bisogna comunque tenere presente che questi, come molti altri ragionamenti, sono speculativi e si basano su ciò che sappiamo attualmente. Non sappiamo neppure se è possibile ottenere la vita in condizioni completamente diversi dal nostro pianeta. In mancanza di prove definitive, la risposta corretta non è “si” e neppure “no” ma ragionevolmente “non lo so”.