Teorema di Pitagora

Il teorema di Pitagora è una regola molto importante per risolvere i problemi di geometria o riguardante altri campi e dice che in un triangolo rettangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui suoi cateti.

Questo teorema ci permette di ricavare la lunghezza dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo semplicemente ricavando la radice quadrata della somma delle potenze al quadrato dei cateti. Allo stesso modo, possiamo ricavare la lunghezza di un cateto semplicemente calcolando la radice quadrata della differenza tra il quadrato dell’ipotenusa e il quadrato dell’altro cateto. Queste, in sostanza, sono le due formule per risolvere i triangoli rettangoli.

Pitagore è stato un matematico e filosofo vissuto tra il 600 e il 500 a.C. Dopo avere studiato in Egitto, si trasferì a Crotone, nell’attuale Calabria e fondò una sua scuola. Fu lui a rendere la matematica una vera e propria scienza, basata su dimostrazioni e prove partendo da verità semplici e incontestabili; Il teorema di Pitagora si basa proprio su questi concetti.

Dimostrazione del teorema di Pitagora

La seguente dimostrazione del teorema di Pitagora si basa sul primo teorema che il matematico Euclicde dimostrò secoli dopo secondo cui il quadrato costruito su un cateto di un triangolo rettangolo è equivalente al rettangolo che ha i lati congruenti la proiezione del cateto sull’ipotenusa e all’ipotenusa stessa.

Se proiettiamo il primo cateteto e costruiamo il rettangolo menzionato sopra, prolunghiamo i suoi lati e li uniamo al prolungamento dei lati del quadrato costruito sul cateto, otteniamo un quadrato, un parallelogramma e un rettangolo. Dal prolungamento del lato del quadrato con quello del rettangolo, costruiamo anche un triangolo rettangolo equivalente all’originale.

Nell'immagine, la dimostrazione del primo teorema di Euclide

Il quadrato è equivalente al parallelogramma perché hanno la stessa base e la stessa altezza. Il parallelogramma ha la stessa area anche con il rettangolo aventi la stessa base e la stessa altezza; perciò il quadrato è equivalente anche al rettangolo.

Se facciamo lo stesso procedimento sul cateto maggiore, possiamo dimostrare che anche il quadrato costruito su di esso ha la stessa superficie del rettangolo che ha i lati congruenti all’ipotenusa e alla proiezione del cateto maggiore su di essa.

Nell'immagine, la dimostrazione del primo teorema di Euclide sul cateto maggiore

La somma dei due rettangoli equivale al quadrato costruito sull’ipotenusa, perché sia la base che l’altezza sono congruenti ad essa. La somma dei due rettangoli è uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti; pertanto il quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale alla somma dei quadrati dei cateti.

L'immagine dimostra il teorema di Pitagora in base al primo teorema di Euclide

Il teorema di Pitagora può essere dimostrato in molti modi diversi. Un metodo usato prima di Euclide poteva essere quello di creare il quadrato sull’ipotenusa utilizzando copie del triangolo rettangolo originale in modo da formare un quadrato più grande e usarlo come riferimento. Infatti, la somma degli angoli interni dei cateti è sempre di 90 gradi. Perciò, mettendoli uno accanto all’altro l’angolo rimanente è sempre retto, 180 gradi – 90 gradi.

Teorema di Pitagora, dimostrazione geometrica

Si ricopia il quadrato più grande e si spostano i quattro triangoli in modo da isolare il quadrato costruito usando il cateto maggiore e quello costruito usando il cateto minore. I due quadrati più grandi sono equivalenti, anche se ottenuti usando elementi diversi. Applicando il primo principio di equivalenza, si possono eliminare i quattro triangoli su ciascun membro dell’equazione formata dalle due formule e ottenuto il teorema di Pitagora.

Inoltre, è possibile dimostrare il teorema menzionato anche algebricamente, usando soltanto la figura a destra, dove mettiamo in relazione la formula per ottenere l’area del quadrato moltiplicando lato per lato, in questo casa dalla potenza al quadrato della somma dei cateti e la formula che deriva dalla somma del quadrato costruito sull’ipotenusa con l’area dei quattro triangoli rettangoli. I triangoli sono equivalenti e la loro area è ottenuta dal semiprodotto dei due cateti.

Dimostrazione algebrica del teorema di Pitagora
Nella formula viene applicato il quadrato di un binomio.