Esplorazioni marittime nel Quattrocento e la scoperta del Nuovo Mondo

Vasco da Gama | Bartolomeo Diaz | Cristoforo Colombo | Esplorazioni marittime e il Nuovo Mondo

Gli europei si erano da sempre limitati a navigare in mari poco estesi, come il Mediterraneo ma non avevano mai percorso l’Oceano Atlantico dato che le loro imbarcazioni non erano in grado di fare tragitti così lunghi. Tuttavia nel 1430, il Portogallo, mise a punto un nuovo tipo di imbarcazione, veloce e resistente, chiamandola caravella.

In seguito avrebbero scoperto l’America, chiamandola Nuovo Mondo o Continente Nuovo, dato che non sapevano della sua esistenza. Infatti l’arrivo nel continente è stato del tutto involontario. Il loro scopo era quello di trovare una via verso le Indie per mare.

Le prime esplorazioni marittime

L’Europa dell’epoca aveva grande bisogno di oro, per fabbricare le monete, e le spezie che erano ricercatissime nei mercati europei.

L’oro veniva provveduto dalle regioni dell’Africa e a sud del Sahare, ma adesso per arrivarci dovevano scontrarsi con la popolazione islamica. Il prezzo delle spezie era molto alto dato che per arrivare in Europa venivano trasportati su più paesi, dove ogni volta venivano pagati. C’era anche il problema degli scambi commerciali con l’Oriente, reso difficile dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453 sotto l’impero ottomano.

Le caravelle furono utilissime per arginare il problema: per prima cosa le usarono per approdare nelle coste africane dell’Atlantico. Per ogni spedizione che organizzavano arrivavano sempre più a sud. Antoniotto Usodimare approdò per la prima volta nelle coste della Guinea nel 1456, Bartolomeo Diaz arrivò nel 1487 fino alle coste più lontane del Sud Africa e, infine Vasco da Gama raggiunse le Indie, le regioni sud-orientali dell’Asia, approdando al porto di Calicut nel 1498

I viaggi di Antoniotto Usodimare | Bartolomeo Diaz | Vasco da Gama
Viaggi verso l’Africa e le Indie

Le civiltà dell’Africa nera

Prima delle esplorazioni marittime, gli europei non sapevano nulla dell’Africa nera, la parte che si trova a sud del deserto del Sahara. Nel corso dei secoli erano comparse diverse civiltà.

Nel Quattrocento quasi tutte queste civiltà praticano culti magici. Tra questi c’era l’Impero del Ghana, il Regno di Mali e l’Impero del Songhai.

Nell’Africa occidentale erano presenti il Regno di Benin, il Regno del Congo e il Regno di Monomotapa. Nelle coste orientali sorgevano le città-stato come Kilva, Mombasa e Malindi: tutte queste scomparvero a causa dei Portoghesi che le assalirono per prendersi le loro ricchezze.

La scoperta dell’America, il Nuovo Mondo

Non erano solo i portoghesi a voler trovare una via per raggiungere le Indie. Cristoforo Colombo, un navigatore genovese, voleva raggiungere l’Oriente navigando verso ovest, non sapendo che tra l’Europa e l’Asia ci fosse un altro continente.

Propose il suo progetto al re del Portogallo, che rifiutò di finanziarlo, e poi ai sovrani di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, impegnati a combattere contro i Mori di Granada, l’ultimo residuo del dominio islamico nel loro paese. Quando il conflitto finì, Isabella gli diede due caravelle, la Niña e la Pinta, insieme alla nave ammiraglia, la Santa Maria. Con una novantina di uomini, Colombo parte il 3 agosto 1492.

Non fu un viaggio facile. Dopo essersi fermato per un mese alle Canarie, si diresse a ovest verso il mare aperto. Il viaggio durò 37 giorni prima di vedere terra, con i viveri che scarseggiavano e i marinai che volevano tornare indietro. Alla fine, Colombo sbarca sull’isola di Guanahanì, ribattezzandola San Salvador.

Raggiunse poi Cuba e Hispaniola e, in successive spedizioni, il Venezuela e l’America centrale. A quel punto, capì di trovarsi in una terra fino ad allora inesplorata, ma continuò sempre a pensare che facesse parte dell’Asia. Non seppe mai di aver scoperto l’America (anche se, in realtà, il primo europeo a mettere piede nel continente fu l’islandese Leif Eriksson intorno all’anno 1000) . E dato che la zona e la popolazione erano molto diverse dai racconti di Marco Polo e la zona non era così ricca come si sperava, alla fine Colombo perse il prestigio che ebbe all’inizio.

Primo viaggio di Cristoforo Colombo, che giunge in America (1492)
Primo viaggio di Cristoforo Colombo, che giunge in America (1492)

In seguito, Amerigo Vespucci, dopo aver visitato l’America meridionale, capì che si trattava di un continente completamente nuovo. Questo continente venne chiamato America, in suo onore, che significa “terra di Amerigo”. Pedro Álvares Cabral, invece, raggiunse il Brasile viaggiando per est, sbagliando rotta dato che voleva raggiungere le Indie. Infine, la flotta di Ferdinando Magellano superò le Americhe e ritornò in Spagna nel 1522 facendo per la prima volta il giro del mondo anche se molti, come pure lo stesso Magellano, morirono a causa dei tanti pericoli e della fame, la sete e le malattie.

Nel 1494 con il consenso del papa, la Spagna e il Portogallo fecero il trattato di Tordesillas e si divisero l’intero pianeta, ignorando che quelle terre fossero già abitate da altri popoli. Purtroppo, in seguito gli europei distruggeranno quei popoli, schiavizzandoli e sottoponendoli a trattamenti disumani.

Cristoforo Colombo e i Taìno

Cristoforo Colombo, purtroppo, non trattò in maniera del tutto dignitosa i nativi del posto. Considerandoli una conquista, definì i Lucayan, i primi che incontrò e che li accolse, facilmente soggiogabili e governabili. Ne rapì anche alcuni, portandoli con sè.

Il popolo che soffrì di più furono i Taìno, che abitavano nell’isola che lui chiamò Hispaniola, dove si trovano oggi Haiti e la Repubblica Dominicana. Colombo lasciò lì una quarantina di uomini e rapì alcuni del posto.

Quando Colombo tornò, scopri che i Taìno aveva ucciso i suoi uomini, dopo che questi avevano cominciato a cercare oro, schiavi e di violentare delle donne. Colombo fece centinaia di schiavi. Ordinò anche di reprimere le ribellioni per mezzo di torture e altre atrocità. Molte bambine di 9 e 10 anni furono vendute come schiave sessuali. Il genocidio dei Taìno ebbe inizio con lui.