Cerigo, o anche Citèra, è un’isola greca situata a sud del Peloponneso, nel Mar Ionio in prossimità del confine con il Mar Egeo. È famosa per essere il luogo di nascita della dea Afrodite, simbolo di bellezza e amore. Ma Cerigo non è solo mito: è anche un’isola ricca di storia, cultura e natura, che offre ai visitatori un mix di eleganza veneziana, fascino cicladico e autenticità greca.
Cerigo ha una superficie di 300 km² e una popolazione di circa 3.500 abitanti. Il capoluogo dell’isola è la Chora, situata nella parte sud-orientale, dominata dalla fortezza veneziana del Cinquecento. La Chora è un labirinto di viuzze bianche e case colorate, dove si possono ammirare il Museo Archeologico, il Museo d’Arte Bizantina e la chiesa di Panagia Myrtidiotissa, patrona dell’isola.
L’isola ha due porti principali: Aghia Pelagia, che collega Cerigo con le coste della Laconia, e Diakofti, che è il porto più grande e moderno. Da qui partono i traghetti per il Pireo e per altre isole greche. Diakofti ha anche una bella spiaggia di sabbia bianca e acqua cristallina, ideale per il relax.
Cerigo offre una varietà di spiagge per tutti i gusti: da quelle sabbiose e attrezzate a quelle rocciose e selvagge. Tra le più belle ci sono Kapsali, una baia a forma di mezzaluna con due spiagge separate da un promontorio; Avlemonas, una piccola insenatura con un porticciolo pittoresco; Fyri Ammos, una spiaggia rosata circondata da scogliere; Kaladi, una spiaggia di ciottoli raggiungibile solo a piedi; e Melidoni, una spiaggia nascosta in una grotta.
Oltre al mare, Cerigo offre anche la possibilità di esplorare il suo entroterra verde e collinare, ricco di villaggi tradizionali, monasteri e sentieri. Tra i villaggi più interessanti ci sono Potamos, il centro commerciale dell’isola, dove si tiene ogni domenica un mercato; Karavas, un villaggio immerso nel verde con delle sorgenti d’acqua; Milopotamos, un villaggio pittoresco con delle cascate e dei mulini; e Myrtidia, dove si trova il monastero di Agios Ioannis Prodromos.
Per gli amanti del trekking, Cerigo offre diversi percorsi segnalati che attraversano l’isola da nord a sud o da est a ovest. Uno dei più belli è quello che parte da Mylopotamos e segue il corso del fiume fino al mare, passando per laghetti, cascate e relitti. Un altro è quello che parte dalla Chora e arriva a Kapsali, passando per la grotta di Agia Sofia e il castello medievale di Paleochora.
Cerigo è un’isola che sa conquistare i visitatori con la sua semplicità e la sua bellezza. È l’ideale per chi cerca una vacanza tranquilla e autentica, lontana dal turismo di massa e vicina alla natura e alla cultura greca.
Storia di Cerigo
Cerigo è il nome italiano dell’isola greca di Citera, situata nel Mar Egeo meridionale. L’isola ha una lunga e ricca storia, che risale all’antichità, quando era considerata il luogo di nascita della dea Afrodite. Cerigo fu colonizzata da vari popoli nel corso dei secoli, tra cui i Fenici, i Spartani, i Romani, i Bizantini, i Veneziani, i Turchi, i Francesi e gli Inglesi. Ogni dominazione ha lasciato le sue tracce nell’architettura, nella cultura e nelle tradizioni dell’isola.
In questo post, vi racconterò alcuni degli aspetti più interessanti e curiosi della storia di Cerigo, che ho avuto l’occasione di visitare durante le mie vacanze estive. Spero che vi piaccia questo viaggio virtuale in una delle isole più affascinanti e misteriose della Grecia.
La leggenda di Afrodite
Secondo la mitologia greca, Afrodite nacque dalla schiuma del mare, dopo che il dio Crono aveva castrato il suo padre Urano e ne aveva gettato i genitali nell’acqua. La dea emerse dalle onde su una conchiglia e fu portata dal vento sull’isola di Citera, dove fu accolta dalle Ore, le dee delle stagioni. Da qui, Afrodite si diffuse in tutto il mondo antico, portando amore, bellezza e fertilità.
L’isola di Citera divenne quindi un importante centro di culto per la dea dell’amore, che vi aveva il suo santuario principale. I pellegrini provenienti da tutta la Grecia venivano a rendere omaggio ad Afrodite e a chiedere le sue grazie. L’isola era anche famosa per le sue feste in onore della dea, che si svolgevano ogni quattro anni e duravano un mese intero. Durante queste celebrazioni, si praticavano riti di purificazione, si offrivano sacrifici e doni, si cantavano inni e si danzava. Si diceva anche che sull’isola ci fosse un bosco sacro ad Afrodite, dove si trovava un albero di mirto che era il suo simbolo.
La presenza di Afrodite ha influenzato anche la letteratura e l’arte greca. Uno dei più celebri poeti dell’antichità, Saffo, dedicò alla dea alcune delle sue liriche più belle e appassionate. Anche il pittore Sandro Botticelli si ispirò alla leggenda di Afrodite per dipingere il suo capolavoro “La nascita di Venere”, dove rappresentò la dea che arriva sull’isola di Citera su una conchiglia.
La dominazione veneziana
L’isola di Citera cambiò nome in Cerigo quando fu conquistata dalla Repubblica di Venezia nel 1207. I Veneziani volevano controllare l’isola per la sua posizione strategica nel Mediterraneo orientale e per le sue risorse naturali, come il miele, la cera, il legno e il marmo. I Veneziani costruirono sull’isola numerose fortificazioni, chiese, palazzi e villaggi, che ancora oggi testimoniano il loro influsso architettonico e culturale.
Una delle opere più imponenti realizzate dai Veneziani fu il Castello di San Leonardo, situato sulla cima di una collina che domina la capitale dell’isola, Chora. Il castello fu edificato nel 1503 per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati e dei Turchi ottomani. Il castello aveva una forma pentagonale e disponeva di cinque bastioni, una cisterna, una polveriera e una chiesa dedicata a San Leonardo. All’interno del castello vivevano i nobili veneziani e i loro familiari, mentre il popolo abitava nella città bassa.
Il castello di San Leonardo fu teatro di diverse battaglie e assedi nel corso della storia. Nel 1537, il castello resistette all’attacco del famoso corsaro turco Barbarossa, che però saccheggiò e distrusse la città bassa. Nel 1659, il castello fu assediato per nove mesi dalle truppe turche, che alla fine riuscirono a conquistarlo. I Veneziani recuperarono il castello nel 1715, ma lo persero definitivamente nel 1797, quando la Repubblica di Venezia fu soppressa da Napoleone.
Oggi il castello di San Leonardo è una delle attrazioni più visitate dell’isola. Si può accedere al castello attraverso un ponte levatoio e una porta con lo stemma di Venezia. All’interno si possono ammirare i resti delle mura, dei bastioni, della cisterna e della chiesa. Dalla sommità del castello si gode di una vista spettacolare sull’isola e sul mare.
La rivoluzione greca
L’isola di Cerigo fu protagonista anche della lotta per l’indipendenza della Grecia dal dominio ottomano, che iniziò nel 1821. L’isola fu infatti il luogo di nascita di uno dei più grandi eroi nazionali greci, Theodoros Kolokotronis. Kolokotronis nacque nel 1770 in una famiglia di origini maniote, un popolo fiero e combattivo che abitava la penisola del Peloponneso. Kolokotronis crebbe in un ambiente di guerra e resistenza contro i Turchi, che lo portò a diventare un abile guerriero e stratega.
Kolokotronis partecipò attivamente alla rivoluzione greca, guidando le truppe dei manioti e dei peloponnesiaci in numerose battaglie contro gli Ottomani. Tra le sue imprese più famose ci fu la liberazione di Tripoli, la capitale del Peloponneso turco, nel 1821. Kolokotronis fu anche uno dei fondatori della Società degli Amici, un’organizzazione segreta che preparò la rivolta contro i Turchi. Kolokotronis fu anche uno dei protagonisti della guerra civile che scoppiò tra i capi della rivoluzione greca, divisi tra moderati e radicali. Kolokotronis si schierò con i radicali e fu arrestato e condannato a morte dai moderati nel 1834. Fu graziato dal re Ottone I di Grecia, il primo sovrano della Grecia indipendente, e morì nel 1843.
Kolokotronis è considerato un simbolo della libertà e dell’orgoglio greco. La sua figura è stata celebrata in molti libri, film e canzoni. La sua casa natale sull’isola di Cerigo è stata trasformata in un museo, dove si possono vedere i suoi oggetti personali, le sue armi e i suoi documenti. Il museo si trova nel villaggio di Ramavouni, a pochi chilometri da Chora.
Questi sono solo alcuni degli episodi più significativi della storia di Cerigo, un’isola che ha vissuto momenti di gloria e di tragedia, ma che ha sempre conservato la sua identità e la sua bellezza. Visitare Cerigo significa immergersi in un passato affascinante e in una natura incantevole, dove il mare, le montagne, i boschi e i fiori creano un paesaggio da sogno.