Giuseppe Bonaparte, il fratello dell’imperatore

Giuseppe Bonaparte è una figura storica spesso oscurata dalla fama del suo celebre fratello Napoleone, ma che ebbe un ruolo importante nella politica europea del primo Ottocento. Nato in Corsica nel 1768, Giuseppe fu inizialmente destinato alla carriera ecclesiastica, ma poi si dedicò agli studi di giurisprudenza e alla causa della liberazione della sua isola, che poi abbandonò per quella della Francia dopo la rivoluzione del 1789.

Giuseppe seguì da vicino le imprese militari e politiche di Napoleone, partecipando a diverse missioni diplomatiche e trattative di pace con le potenze europee. Fu nominato consigliere di stato e tribuno, e contribuì alla stipula del Concordato con la Chiesa cattolica nel 1801. Nel 1804 fu elevato a principe imperiale e grande elettore dell’impero.

Nel 1806 Napoleone lo pose sul trono di Napoli, dove Giuseppe regnò per poco più di due anni, introducendo importanti riforme come l’abolizione della feudalità, la codificazione del diritto civile e penale, la ristrutturazione dell’amministrazione e della finanza, la promozione dell’istruzione e della cultura. Fu anche un mecenate delle arti e delle scienze, e si circondò di intellettuali e artisti come Vincenzo Cuoco, Melchiorre Delfico, Antonio Canova.

Nel 1808 Napoleone lo trasferì sul trono di Spagna, dove Giuseppe dovette affrontare la resistenza degli insorti spagnoli appoggiati dagli inglesi. Giuseppe tentò di modernizzare il paese con una costituzione liberale che aboliva l’Inquisizione e i privilegi nobiliari, ma non riuscì a conquistare il consenso delle élite e del popolo. Dopo varie vicissitudini belliche, fu costretto ad abbandonare il regno nel 1813.

Dopo la caduta di Napoleone nel 1815, Giuseppe si ritirò negli Stati Uniti d’America, dove visse sotto il falso nome di conte di Survilliers. Nel 1832 tornò in Europa e si stabilì in Italia, a Firenze, dove morì nel 1844. Fu sepolto agli Invalides di Parigi accanto al fratello Napoleone.

Giuseppe Bonaparte fu un sovrano illuminato e riformatore, ma anche un uomo mite e pacifico, che non amava la guerra e che cercava sempre il dialogo e la conciliazione. Fu un fedele alleato e consigliere di Napoleone, ma anche un marito devoto e un padre affettuoso. La sua vita fu segnata dalle vicende tumultuose del suo tempo, ma anche dalla sua volontà di lasciare un segno positivo nella storia.