La battaglia di Lodi fu una delle più importanti vittorie di Napoleone Bonaparte nella sua campagna d’Italia contro gli austriaci. In questa battaglia, avvenuta il 10 maggio 1796, l’armata francese riuscì a forzare il passaggio del ponte di Lodi, difeso dalla retroguardia austriaca del generale Sebottendorf, e a mettere in rotta il nemico.
Nel 1796, la Francia rivoluzionaria era in guerra con la prima coalizione, formata da Austria, Prussia, Gran Bretagna e altri stati minori. Il giovane generale Bonaparte aveva ricevuto il comando dell’armata d’Italia, composta da circa 40 mila uomini mal equipaggiati e mal pagati. Il suo obiettivo era quello di liberare l’Italia dal dominio austriaco e di creare repubbliche sorelle della Francia.
La campagna d’Italia
Bonaparte iniziò la sua offensiva il 9 aprile 1796, attraversando le Alpi e sconfiggendo separatamente le forze austriache e quelle del regno di Sardegna, alleato dell’Austria. Dopo aver costretto il re di Sardegna a firmare l’armistizio di Cherasco (28 aprile), Bonaparte si concentrò sulle truppe austriache del generale Beaulieu, che si erano ritirate oltre il fiume Po. Bonaparte decise di attraversare il Po a Piacenza, dove il fiume era più largo e meno difeso. Il 7 maggio, una parte dell’armata francese riuscì a varcare il fiume con delle barche e a stabilire una testa di ponte. Il giorno seguente, Bonaparte raggiunse con il grosso delle sue forze la sponda destra del Po e si mise all’inseguimento degli austriaci, che si dirigevano verso il fiume Adda.
Il 10 maggio, l’avanguardia francese raggiunse la città di Lodi, dove si trovava un ponte lungo 200 metri che attraversava l’Adda. Il ponte era difeso da circa 10 mila soldati austriaci con 16 cannoni, comandati dal generale Sebottendorf. Questi aveva ricevuto l’ordine di coprire la ritirata del generale Beaulieu, che si trovava a Crema con il resto dell’armata austriaca.
Bonaparte decise di attaccare subito il ponte, senza aspettare i rinforzi. Ordinò al generale Massena di condurre una parte della fanteria francese verso il ponte, mentre il generale Augereau avrebbe attaccato la città da un altro lato. Il generale Ordener avrebbe guidato la cavalleria francese a guadare l’Adda più a monte e a sorprendere gli austriaci alle spalle.
L’attacco francese fu molto difficile e sanguinoso. I soldati francesi furono esposti al fuoco dei cannoni e dei fucili austriaci mentre attraversavano il ponte. Molti caddero morti o feriti nel fiume. Tuttavia, grazie al coraggio e alla determinazione dei francesi, e alla presenza dello stesso Bonaparte che incitava i suoi uomini, il ponte fu conquistato dopo mezz’ora di combattimento. Gli austriaci furono presi dal panico e si diedero alla fuga verso Crema. I francesi li inseguirono e catturarono circa 1700 prigionieri e 16 cannoni.
La battaglia di Lodi fu una vittoria decisiva per Bonaparte e per la sua armata d’Italia. Gli austriaci furono costretti a ritirarsi oltre il fiume Mincio e a lasciare la Lombardia in mano ai francesi. Bonaparte entrò trionfalmente a Milano il 15 maggio e si proclamò liberatore dell’Italia. La battaglia di Lodi fu anche il momento in cui Bonaparte si guadagnò il soprannome di “Piccolo Corso” e il rispetto e l’ammirazione dei suoi soldati, che lo chiamarono “il Generale”. Inoltre, la battaglia di Lodi fu il primo passo verso la creazione della Repubblica Cisalpina, una repubblica sorella della Francia, che comprendeva la Lombardia e l’Emilia-Romagna.