Luigi di Borbone

Luigi di Borbone nacque il 16 agosto 1682 a Versailles, figlio di Maria Anna di Baviera e di Luigi, il Gran Delfino, nipote del re di Francia Luigi XIV e suo erede al trono. Fin da bambino mostrò una grande intelligenza e una profonda religiosità, grazie anche all’influenza del suo tutore Fénelon, futuro arcivescovo di Cambrai. Nel 1697 sposò Maria Adelaide di Savoia, figlia del duca Vittorio Amedeo II, con cui ebbe tre figli: Luigi, duca di Bretagna, Luigi, duca d’Angiò e Carlo, duca d’Alençon.

Nel 1702 fu ammesso dal nonno al Consiglio di Stato e si occupò degli affari riguardanti la religione, la diplomazia e la guerra. Si distinse per il suo spirito riformatore e per la sua opposizione alla politica assolutista e bellicosa del re. Sostenne infatti la necessità di una pace con le potenze europee coalizzate contro la Francia nella guerra di successione spagnola e propose una serie di riforme per migliorare le condizioni economiche e sociali del paese.

Alla morte del padre nel 1711, ereditò il titolo di Delfino e divenne il primo nella linea di successione al trono. Tuttavia, il suo destino fu segnato da una tragica fatalità: nel febbraio del 1712 contrasse il morbillo e morì a Marly-le-Roi dopo pochi giorni di malattia. Pochi giorni dopo morirono anche sua moglie e il suo figlio maggiore. Il suo secondo figlio, Luigi, duca d’Angiò, gli succedette come Delfino e poi come re con il nome di Luigi XV.

Luigi di Borbone fu un principe illuminato e amato dal popolo francese, che lo chiamava “il buon Delfino”. Fu anche un mecenate delle arti e delle scienze e un appassionato di botanica. La sua prematura scomparsa fu un duro colpo per la Francia e per l’Europa, che persero la possibilità di una svolta pacifica e riformatrice nella storia del XVIII secolo.