Flavio Magno Aurelio Cassiodoro fu un politico e letterato al servizio di Teodorico, re degli Ostrogoti. Visse in un periodo difficile per l’Impero romano. Durante la sua vita, l’impero d’Occidente cadde nelle mani di Odoacre, re dei barbari, per 15 anni e poi nelle mani di Teodorico.
La conquista di Teodorico
Cassiodoro nacque nel 468. Otto anni più tardi, Odoacre si era autoproclamato governatore e rappresentante in Italia dell’Imperatore d’Oriente Zenone anche se non ebbe mai una risposta ufficiale. Durante il suo regno, Odoacre fece convivere pacificamente Romani e Germani e rispetto la religione cattolica; conquistò e annetté all’Italia la Dalmazia e la Sicilia.
Zenone tollerò per 15 anni questo re ma non lo ufficializzò mai. Pertanto, quando gli Ostrogoti guidati dal re Teodorico, si stanziarono entro i suoi confini desiderosi di conquiste, li autorizzò ad occupare l’Italia e a destituire Odoacre. Nel 489, il re dei barbari fuggì a Ravenna e, dopo due anni e mezzo d’assedio, prima fece un accordo con Teodorico, poi fu ucciso a tradimento.
Il regno di Teodorico
Cassiodoro iniziò una lunga carriera al servizio di Teodorico. Quest’ultimo portò l’Italia ad una nuova rinascita e adottò una politica di coesistenza tra Romani e Goti usando molta prudenza.
I due popoli ebbero compiti e leggi diverse: i Romani rimasero sotto le leggi dell’Impero e svolgevano le mansioni civili, i Goti conservarono le loro usanze e svolsero mansioni militari. Anche ariani e cattolici vissero in pace, sotto il suo regno, e si riprese l’economia.
Tuttavia, Giustino, nuovo imperatore d’Oriente e di fede cattolica, non fu per niente contento di questa collaborazione. Teodorico sentì minacciata la sopravvivenza della fede ariana e perseguitò chiunque fosse sospettato di collaborare con l’impero d’Oriente.
Teodorico sperava che tutto questo avrebbe difeso l’Occidente dall’espansionismo dei Franchi e dall’ingerenza dell’Impero d’Oriente. In entrambi i casi, non riusci ad evitarlo; quando mori nel 526, i rapporti tra Ostrogoti e Romani erano compromessi.
Le opere di Cassiodoro
Cassiodoro rimase per tutta la sua vita al servizio di Teodorico; era infatti convinto dell’importanza che i due popoli, Romani e Goti, convivessero. Questo concetto è ripreso più volte nelle sue opere, le Variae, la Chronica, che parla della storia universale dalle origini al suo tempo, e la Historia Gothica, scritta dopo la morte del re.
Quando capì che il suo desiderio non si sarebbe realizzato, nel 554, si ritira a Squillace, dove fondò il monastero di Vivarium, dotato di un’importante biblioteca e di un laboratorio di scrittura, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Trascrisse molti manoscritti classici e sembra che fu il primo a produrre la Bibbia in latino in un unico volume, il Codex Grandior; si ritiene che questo codice fu usato per produrre la Bibbia Amiatina.
Glossario
Codex: In italiano “codice”. E’ l’antenato, o prototipo, del libro moderno
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