La colonia di Jamestown, nata nel 1607 è stata il primo insediamento inglese stabile sul continente americano.
Come altre nazioni, anche l’Inghilterra voleva conquistare e sfruttare i territori del Nuovo Continente. Sir Richard Grenville, che morì durante la guerra contro gli spagnoli, conquistò la Virginia nel 1585; negli anni successivi, suo cugino Walter Raleigh cercò di colonizzare l’isola di Roanoke ma i suoi tentativi fallirono.
Nelle terre della Virginia, precisamente nelle terre intorno alla baia di Chesapeake, abitavano già gli indiani powhatan i quali si ritrovarono sotto il dominio britannico. Nel Nord America venne fondata un’impresa commerciale chiamata Compagnia della Virginia che fondò nel 1607 la colonia di Jamestown in modo che gli inglesi che speravano in un futuro migliore fuori il loro paese potesse trasferirsi lì.
La convivenza tra i coloni e i nativi fu parecchio difficile. Gli indiani non erano contenti dei nuovi arrivati e agli inglesi era stato suggerito dagli stessi agenti della Compagna della Virginia di mostrare una certa cautela. Ma spesso accadeva che gli immigrati inglesi, non sapendo ancora sfruttare quelle terre, saccheggiavano i villaggi indiani fino a quando, nel 1622, scoppiò una guerra e i powhatan persero le loro terre a vantaggio degli inglesi che poterono così estendere le piantagioni di tabacco che era diventata la loro principale fonte di guadagno.