La conduttività termica dei materiali: che cos’è e perché è importante.

La conduttività termica, chiamata anche conducibilità termica, è la capacità che un materiale ha di condurre il calore da un suo estremo all’altro.
Se riscaldiamo la barra di un qualche metallo noteremo che dopo un breve tempo anche l’altra estremità si sarà riscaldata. Questo perché il calore passa per tutto il suo corpo.
I metalli in generale e in particolare l’oro, l’argento, l’alluminio e il rame, sono buoni conduttori di calore, cioè il calore vi passa facilmente.
I non metalli e in particolare l’antimonio, il polistirolo espanso, il legno e la porcellana sono cattivi conduttori e vengono chiamati isolanti perché vengono usati a impedire la dispersione del calore e a risparmiare energia.
Vedi anche: Le proprietà dei materiali
Un semplice esempio si può fare quando si cucina. Si sa che una pentola messa sul fuoco diventa calda e per prenderla bisogna utilizzare i guanti di stoffa. Allo stesso modo, un cucchiaio di legno si riscalda molto di meno di uno di metallo.
Segue una tabella con i coefficienti di conducibilità termica dei materiali. La sua unità di misure è W[Watt]/m• °C
Materiale | Coefficiente conduttività termica (W/m • °C) |
---|---|
Rame | 384 |
Oro | 300 |
Alluminio | 207 |
Ferro | 70 |
Piombo | 35 |
Marmo | 35 |
Cemento | 0,9 |
Vetro | 0,6 |
Legno | 0,08 |
Lana | 0,05 |
Dalla tabella possiamo vedere che il cemento e il vetro hanno un bassissimo coefficiente di conducibilità: sono quindi molto indicati per la costruzione degli edifici.