Desiderio è stato l’ultimo re dei Longobardi, in quanto Carlo Magno dopo averlo sconfitto si attribuì questo titolo. Fu sostenitore del re Astolfo e cercò di fare un accordo matrimoniale con i Franchi. Regnò dal 757 al 774.
Alla morte di Astolfo (che regnò dal 749 al 756), fu proclamato suo successore e salì al trono al posto di Rachis fratello del defunto re e suo contendente al trono da tempo. Desiderio riuscì a trionfare grazie all’intervento di papa Stefano II. Nel 759 associò al potere il figlio Adelchi, che lo avrebbe poi dovuto succedere.
Secondo gli accordi fatti con il papa, cedette le città dell’Esarcato alla Chiesa ma cambiò poi idea per il fatto che il papa successivo, Paolo I, appoggiava i ducati di Spoleto e di Benevento che gli creavano problemi. Nel 758 attraversò con il suo esercito la Pentapoli e catturò Alboino duca di Spoleto, poi si diresse a Benevento e costituì sul ducato un nobile a lui fedele di nome Arechi, che aveva sposato sua figlia Adelperga e che aveva già dimostrato la sua lealtà combattendo contro gli interessi di Bisanzio, dei Franchi e del papato.
Negli anni seguenti, Desiderio pensò ad un’alleanza con i Bizantini e fu sul punto di stipulare degli accordi ma alla fine trattò un nuovo accordo con il papa. Pian piano, si guadagnò la fiducia sia di Paolo I che del re dei Franchi Pipino il Breve.
Desiderio cercò anche di mantenere la pace con i Franchi, dando sua figlia, nota come Ermengarda o Desiderata, in sposa a Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve. Tuttavia, Carlo preferì l’alleanza con la Chiesa e nel 771 ripudiò la moglie che gli diede il re Longobardo e nel 774 scese in Italia a fargli guerra.
I Longobardi vennero sconfitti e Desiderio venne fatto rinchiudere in un convento. Finì in questo modo, dopo quasi due secoli (dal 569 al 774), il dominio longobardo in Italia.