Valentiniano III, imperatore romano d’Occidente

Valentiniano III è stato imperatore romano d’Occidente dal 425 al 455.

La madre, Galla Placidia, era sorella del suo predecessore Onorio. Era stata presa in ostaggio dai Visigoti e sposò Ataulfo cognato del loro re Alarico. Quando questi morì, venne ridata al fratello e sposò il patrizio Costanzo III da cui ebbe anche Valentiniano III.

Nel 421 Onorio diede alla sorella e al cognato il titolo di Augusti e designò come successore Valentiniano. Ma, alla morte di Costanzo, ebbero dei contrasti e Placidia andò a Bisanzio assieme ai figli.

Quando Onorio morì, Valentiniano III era ancora minorenne e regnò l’Occidente assieme alla madre.

L’impero d’Occidente era già caduto nelle mani delle nazioni barbariche e nei primi di regnò l’Africa cadde nelle mani dei Vandali, guidati da Genserico. All’imperatore restavano l’Italia e piccole porzioni in Europa.

Nel 432 scoppiò la guerra civile a motivo della rivalità tra due generali: Bonifacio e Ezio. Nel 434 ebbe la meglio il secondo che rimase l’unico ministro dell’imperatore, ritardando la rovina dell’Occidente. Grazie ai legami che strinse con i popoli stanziati ai confini, riuscì a frenare l’avanzata degli Unni, guidati da Attila. Nel 451 sconfisse il suo esercito nei Campi Catalaunici.

I nemici di Ezio cercarono di metterlo in cattiva luce davanti agli occhi di Valentiniano che lo uccise preso da odio nel 454. Quest’azione fu l’ultima goccia: a motivo del suo comportamento era già odiato dai militari, dai barbari e dai Romani stessi. Venne ucciso in una congiura e gli successe, per meno di un anno, Petronio Massimo