L’archeologia è la scienza che studia le culture e le società umane del passato analizzando i loro resti materiali come gli utensili, le ceramiche, gli edifici, le ossa e altre tracce lasciata dagli esseri umani. Tramite tutte queste fonti è possibile ricostruire la vita, le abitudini e le tecnologie delle civiltà passate.
L’archeologia è considerata una scienza ausiliaria, cioè una disciplina che fornisce informazioni, strumenti e metodi ad un’altra principale. In questo caso, l’archeologia permette di conoscere meglio l’evoluzione e la storia dell’essere umano come anche i suoi diversi comportamenti e le diverse culture.
L’archeologo si interessa innanzitutto di trovare resti antichi, che chiama reperti, utili a conoscere il passato. I reperti possono essere stati fatti dagli esseri umani (manufatti), oppure no (ecofatti); in quest’ultimo caso rientrano i fossili, e altri tipi di materiali utili per datare la storia.
Il suolo è formato da diversi strati e i reperti al loro interno sono più antichi man mano che scendiamo in profondità. A volte, per trovare delle città molto antiche, sono stati fatti molti scavi.
La datazione dei reperti archeologici
Ci sono diversi strumenti e metodi per datare i reperti archeologici in modo da collocarli nel tempo e capire meglio la storia.
Uno dei principali metodi è quello della datazione radio-carbonio che funziona nel seguente modo:
- Nell’atmosfera l’azoto-14, un atomo di azoto con 14 neutroni, viene convertito in carbonio-14 perché viene bombardato dai raggi cosmici.
- Il carbonio-14 si mescola con l’anidride carbonica (CO2) e viene assimilato dalle piante durante la fotosintesi. Quando gli animali mangiano le piante introducono nel loro corpo il C-14; quando un essere vivente muore, il C14 inizia a decomporsi in un periodo di tempo determinato, precisamente ogni 5710 anni rimane metà della quantità originaria.
- La quantità di C14 ha un rapporto fisso con il carbonio normale che non si decompone. Perciò calcolando la proporzione tra i due tipi di carbonio si può risalire alla data di morte di quell’organismo.
Ci sono molti altri tipi di datazione basati sulla chimica come quella potassio-argon e l’archeomagnetismo. E’ possibile datare reperti archeologici con il metodo radio-carbonio se questi non sono più vecchi di 50.000 anni in quanto la quantità di C14 sarebbe già quasi del tutto esaurita. Un altro metodo molto importante è la dendrocronologia che considera gli anelli di accrescimento degli alberi.
Archeologia e storia
L’archeologia viene usata anche per verificare se ciò che viene raccontato in un testo scritto sia vero oppure falso. Ad esempio molti storici antichi citando fonti del passato anche fantasiose hanno parlato di personaggi o luoghi di cui tuttora non si hanno prove che siano davvero esistiti. In altri casi, l’archeologia ha confermato l’esistenza di persone e luoghi citati in un testo ma contraddicendo in modo molto chiaro e preciso la datazione o i fatti raccontati.
In ogni caso, questa materia presenta aspetti affascinanti, ci permette di esplorare il passato e immaginare com’era la vita nei tempi passati.