
Bahram II è stato re dell’impero persiano dei Sasanidi dal 274 al 291 circa. Portò lo stesso nome del padre e lo diede anche al figlio (Il nome Bahram è un riferimento alla divinità della vittoria).
Era figlio di Bahram I e ne continuò la politica religiosa, perseguitando chi non professava la religione del suo popolo. Mentre cercava di reprimere una rivolta capeggiata da suo fratello Ormisda, i romani guidati dall’imperatore Marco Aurelio Caro e dal figlio Numeriano cercarono di conquistare la capitale Ctesifonte. Tuttavia, l’imperatore morì improvvisamente e i romani dovettero ritirarsi.
Nelle monete sasanidi Bahram II viene mostrato spesso assieme alla moglie e al futuro successore, a cui diede lo stesso nome. Dato che raramente le donne venivano ritratte raramente nell’arte sasanide, si pensa che la moglie di Bahram II doveva essere molto importante.
Alla sua morte, suo figlio regnò per circa quattro mesi. Dopo di lui, regnò lo zio Narsete.