Genserico, chiamato anche Geiserico o Gaiserico (originale Geiserix), è stato re dei Vandali e degli Alani dal 428 al 477.
Era figlio del re Godigiselo e successe al fratellastro Gunderico nel 428. Appena salito al trono, Genserico invase l’Africa e vinse i Suebi e Bonifacio, il governatore della provincia, a Ippona.
Nel 435 un accordo con l’imperatore d’Occidente Valentiniano III (425-455), ottenendo il riconoscimento della Numidia; tuttavia lo infranse conquistando nel 439 Cartagine e nel 440 la Sicilia.
Nel 442 volle concludere un’altra pace con l’Occidente, riconoscendo la sovranità dell’imperatore e pagando un tributo annuo di grano. Gli venne data la figlia di Valentiniano, Eudocia, come promessa sposa a suo figlio Unerico. Da questo accordo, Genserico sperava di fare diventare il figlio comandante supremo dell’esercito romano.
Tuttavia l’imperatore morì e Petronio Massimo gli successe al trono e costrinse Eudocia a sposare suo figlio. Genserico piombò a Roma nel 455, la saccheggiò per 14 giorni e portò via migliaia di prigionieri tra cui Eudocia.
I Vandali divennero una minaccia per l’Occidente e non servirono a nulla le vittorie riportate da Ricimero nel 456 e da Marcellino, che venne ucciso in Sicilia da una congiura. Ricimero, forse per ottenerne il favore, fece proclamare Olibrio, cognato di suo figlio, imperatore. Morì nel 477.
