La legge della conservazione della massa

La legge della conservazione della massa afferma che in una trasformazione chimica in un sistema chiuso, la massa del prodotto finale è uguale alla massa delle sostanze che lo hanno formato. In altre parole, quando dei composti si combinano tra loro e formano nuove sostanze, la massa rimane inalterata. Prende anche il nome di legge di Lavoisier, perché è stato lui a scoprire questa legge.

Una trasformazione chimica è una reazione tra alcune sostanze, dette reagenti, che si trasformano in altre sostanze, dette prodotti. Due sostanze reagendo tra loro possono trasformarsi in una nuova sostanza ma anche in più di una. Ad esempio, le molecole del clorometano (CH3Cl) e dell’acqua (H2O) possono combinarsi tra loro e formare due nuove sostanze, il metanolo (CH3OH) e il cloruro di idrogeno (HCl). Per la legge della conservazione della massa, se la trasformazione chimica avviene in un sistema chiuso, cioè dove non c’è nessun tipo di scambio con l’ambiente esterno, la somma tra la massa del clorometano e dell’acqua è uguale alla somma della massa del metanolo e del cloruro di idrogeno. Questo perché il numero degli atomi è sempre lo stesso.

Questa legge venne scoperta e affermata dal chimico francese Antoine Laurent Lavoisier (1743 – 1794). Le sue conclusioni furono pubblicate nel Traité élémentaire de chimie, secondo cui la materia si può solo trasformare o modificare ma non può creare altra materia. Capì anche che la combustione di un pezzo di legno o la formazione della ruggine erano dovuti all’intervento dell’aria e che l’aumento di peso era dovuto al fatto che non si trovano in un sistema chiuso ma all’aperto.

La Legge di Lavoisier è anche un aspetto della teoria atomica della materia, secondo cui nelle trasformazioni chimiche gli atomi mantengono le loro proprietà e caratteristiche e si ritrovano tutti nei prodotti, ricombinati tra loro in modo diverso.