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Maurizio, imperatore d’Oriente

Maurizio (Flavius Mauricius Tiberius) è stato imperatore bizantino dal 582 al 602.

Maurizio entrò fin da giovane al servizio dello stato e divenne generale sotto il regno di Tiberio II. Quest’ultimo fu colpito dalle doti del giovane e, in un periodo di grande difficoltà, lo scelse come suo successore e gli diede in moglie la figlia Costantina.

Maurizio si trovò a guidare un impero minacciato ovunque. In Occidente, adottò una politica di pace: riuscì ad ottenere da Recaredo I, re dei Visigoti, l’incolumità dei possessi bizantini in Spagna. Spinse, inoltre, il re franco Childeberto II, sotto compenso, a liberare l’Italia dai Longobardi anche se non andrà come sperato.

Perciò decise di riunire tutti i territori bizantini d’Occidente sotto un suo rappresentante, l’esarca. Questi territori prenderanno perciò il nome di Esarcato.

I Persiani ebbero delle vittorie fino al 590 ma la guerra civile che scoppiò fece si che Cosroe II stipulò la pace con Maurizio nel 591.

Ma anche Maurizio ebbe problemi: il calo degli stipendi e la continua lotta con gli Avari creò malcontento tra i militari che, sotto la guida di Foca, marciarono verso la capitale chiedendo all’imperatore di ritirarsi. Maurizio cercò l’aiuto di Cosroe ma Foca lo fece arrestare e assassinare assieme ai figli. Foca divenne così imperatore.