Il rilievo topografico è l’insieme delle procedure fatte per rappresentare graficamente la posizione nello spazio di un insieme di punti e include determinare le distanze su un piano orizzontale, le quote e i dislivelli.
Il rilevo topografico si può suddividere in tre operazioni:
- Le operazioni di campagna o di acquisizione dove per mezzo di strumenti di rilevamento si acquisiscono i valori delle distanze, degli angoli e dei dislivelli tra i vari punti interessati;
- Le operazioni di calcolo per determinare le coordinate spaziali di questo insieme di punti. Questo viene fatto tranquillamente grazie ai dispositivi tecnologici;
- Le operazioni di disegno per rappresentare tutto il lavoro fatto in scala ridotta, cioè riducendo in proporzione i valori acquisiti e calcolati.
Grazie al fatto che oggi si utilizzano i programmi installati nel PC o in un altro tipo di dispositivo, è possibile riportare le misure acquisite all’interno del programma e soltanto al momento della stampa è necessario ridurli in scala, affinché rientrino nel foglio e sia possibile risalire alla misure reali.
Ad esempio, se abbiamo ridotto un disegno in scala 1:5000, per conoscere la distanza tra due punti basterà misurare la distanza nel foglio con un righello o una squadretta e moltiplicare tale valore per 5000.
Quando si fa il rilevamento, si determina non la distanza reale tra due punti ma la distanza topografica, cioè la lunghezza del segmento formato dalle loro proiezioni ortogonali su un piano orizzontale. Questo è dovuto al fatto che due punti possono trovarsi ad altezze diverse e la distanza reale dovrebbe tenere conto dell’inclinazione del dislivello.
La stessa cosa vale per gli angoli formati dalle distanze dei vari punti. Anche in questo caso si tiene conto delle distanze proiettate sul piano orizzontale e per questo motivo si parla di angoli orizzontali o azimutali.
Capita anche di dovere calcolare l’angolo verticale formato tra la congiungente di due punti con l’asse verticale che passa per il primo punto. Inoltre, vengono calcolate le lunghezze delle quote, le distanze di ciascun punto con la sua proiezione, e i dislivelli tra i vari punti, cioè la differenza tra le loro quote.
Tutto questo ci permette di completare due fasi del rilievo topografico:
- La planimetria dove viene rappresentata la posizione dei punti sul piano orizzontale, il quale corrisponde al foglio da disegno. Le proiezioni dei punti possono essere inseriti all’interno di un sistema di assi cartesiani oppure essere rappresentati senza questo tipo di riferimento;
- L’altimetria dove vengono rappresentate le quote e i dislivelli dei vari punti.