Rotari, Re dei Longobardi

Rotari è stato re dei Longobardi dal 636 al 652. E’ conosciuto per avere emanato l’editto che stabiliva le pene per i vari reati e che poneva le basi del diritto di famiglia.

Rotari era duca di Brescia. Divenne re dopo aver sposato Gundiberga, la vedova del suo predecessore Arioaldo. Anch’egli ariano, impose la sua autorità sui duchi longobardi ed estese il suo regno conquistando la Liguria, parte del Veneto e anche la Corsica.

Nel 643 fece approvare l’Editto dando ai Longobardi il loro primo codice di leggi scritto. Fu redatto in latino ma non mancano elementi del diritto longobardo e germanico. Rotari adattò le loro consuetudini alle nuove necessità sociali. L’editto ci permette quindi di conoscere meglio la società longobarda dell’epoca.

Regno di Rotari

Rotari non prese una posizione netta riguardo la fede dell’Italia: dato che in quel periodo sia il cattolicesimo che l’arianesimo erano molto popolari, il re longobardo costituì per ogni città un vescovo per ciascuna religione.

Il re iniziò una nuova campagna di conquiste nella regione che oggi chiamiamo Lazio e combatté contro i Romani. Successivamente i Greci cercarono di saccheggiare il santuario di S. Michele nel monte Gargano ma vennero sconfitti dal duca Grimoaldo.

Dopo la sua morte avvenuta nel 562, gli successe il figlio Rodoaldo.