Nel corso del Seicento stava prendendo piede l’idea che il sovrano avesse pieni poteri, al di sopra anche della Chiesa, dei nobili e delle città. In Francia, ad esempio, Luigi XIV, riuscì a fare proprio questo. In Inghilterra ci provarono Giacomo I e suo figlio Carlo I Stuart.
Fin dal XIII, in Inghilterra, il Parlamento aveva un grande peso politico: nato come assemblea dei grandi signori proprietari di terre, si era poi diviso in due assemblee: la Camera dei Lord, composta da aristocratici e da membri del clero, e la Camera dei Comuni, formata da nobili di campagna e da borghesi.
La regina Elisabetta I rispettò sempre il ruolo del Parlamento ma, dopo la sua morte avvenuta nel 1603, salì al trono Giacomo Stuart. Egli, come anche suo figlio Carlo I, sosteneva che il ruolo del re veniva per volontà divina e che quindi non fosse tenuto a spartire il suo potere con nessuno
Scontro tra Carlo I e il Parlamento
Lo scontro tra Carlo I Stuart e il Parlamento inglese era dovuto principalmente per motivi religiosi. Nel 1534, il re Enrico VIII Tudor fondò la Chiesa anglicana di cui lui sarebbe stato il capo; da allora l’Inghilterra era prevalentemente anglicana mentre l’Irlanda era cattolica e la Scozia, governata anch’essa dagli Stuart, calvinista (o puritana).
Nella Camera dei Comuni c’erano già molti seguaci di Calvino che criticavano la Chiesa anglicana, ritenuta troppo simile a quella cattolica, e il re che la governava. Pertanto, i re smisero di convocare il parlamento e Carlo I non lo fece per 11 anni (dal 1629 al 1640), governando, di fatto, come monarca assoluto.
Nel 1642 scoppia la guerra civile: l’alta aristocrazia e i vescovi appoggiano Carlo I ma i borghesi e i puritani si schierarono con il Parlamento. Oliver Cromwell organizzò un esercito formato da volontari convinti di compiere una missione voluta da Dio. Carlo I venne più volte sconfitto e, nel 1649, fatto prigioniero e decapitato con l’accusa di alto tradimento; la camera dei Lord, che appoggiò il re, fu abolita e venne proclamata la repubblica.
La notizia della morte del re fece scalpore in tutte le corti d’Europa.