Le forze intermolecolari sono le interazioni di natura elettrica che portano le molecole formate da legami covalenti ad attrarsi tra loro.
Gli atomi possono legarsi tra loro condividendo uno o più elettroni ciascuno e completare il loro livello energetico più esterno. Questo tipo di interazione viene chiamato legame covalente.
Ogni elemento chimico ha una capacità maggiore o minore rispetto ad un altro di attrarre a sé gli elettroni. Quando atomi di elementi diversi si legano tra loro, la molecola che si forma avrà una zona dove prevale la carica positiva e un’altra zona dove prevale quella negativa nella maggior parte dei casi e per questo viene chiamata molecola polare. Questo non succede ad atomi uguali o ad atomi diversi che hanno una struttura tale da permettere la dispersione della carica positiva e negativa in tutta la molecola.
Quando le molecole polari della stessa sostanza covalente si trovano a contatto la forza di attrazione tra di loro è forte perché il polo positivo di una molecola viene attratto dalla zona negativa di un’altra molecola, creando così degli stretti legami dovuti alle forze intermolecolari, chiamate forze dipolo-dipolo. Questo perché le molecole polari vengono chiamate anche dipoli proprio dal fatto che le due zone agiscono come due poli, uno positivo e l’altro negativo.

Le molecole apolari, che non hanno zone distinte di carica elettrica, non hanno questo tipo di interazione. Tuttavia, ci sono momenti in cui tutta la molecola ha carica positiva e altri in cui ha carica negativa, formando così dei dipoli istantanei . Queste molecole influenzano le altre facendole diventare dipoli indotti, polarizzandole e creando così delle forze di attrazione ma sempre più deboli rispetto a quelle dipolo-dipolo. Le attrazioni di natura elettrica che avvengono tra molecole apolari vengono chiamate forze di dispersione di London, il chimico che spiegò questi fenomeni nel 1926.
Un altro tipo di forza intermolecolare, che è anche la più forte, è il legame a idrogeno. Quando l’idrogeno forma legami covalenti con altri atomi, il suo protone rimane senza elettroni e tende ad attrarre elettroni di atomi di azoto, ossigeno e fluoro, che sono molto piccoli.
Le forze intermolecolari influiscono sulla condensazione di una sostanza, cioè il suo passaggio dallo stato gassoso allo stato liquido. Maggiore è questa forza, maggiore è la temperatura necessaria affinché la sostanza evapori. Allo stesso modo, è richiesta una temperatura maggiore per passare dallo stato solido a quello liquido.