Giustino I è stato imperatore romano d’Oriente per nove anni, dal 518 al 527.
Giustino nacque nel 450 in un villaggio della Macedonia, regione che si trova a Nord della Grecia e che era diventata provincia romana, la sua famiglia proveniva dall’Illirico, regione vicina. Giustino entrò nell’esercito quando regnava l’imperatore Leone I (457-474) e vi rimase anche quando divenne imperatore Anastasio (491-518). In quel periodo venne elevato a comandante.
Nel 518, a motivo della sua fede ortodossa, fu acclamato imperatore anche se aveva 70 anni e fosse analfabeta e inadatto a governare. La speranza era quella di rimediare alla politica religiosa monofisita, la quale negava la natura divina di Cristo ed era contraria alla dottrina ufficiale della Chiesa ortodossa, del suo predecessore. Il 1° aprile 527 associò al trono il nipote Giustiniano il quale lo aveva spinto anche a riallacciare i rapporti con Roma.
Nel suo ultimo anno di regno decise anche di troncare i rapporti con Cavadh re di Persia perché questi non pagava più per il mantenimento delle fortezze a guardia dei passi del Caucaso, regione oggi confinante ad ovest con la Turchia e il Mar Nero, a nord con la Russia e a est con il Mar Caspio.
Mentre sotto Anastasio, i monofisiti perseguitarono gli ortodossi, con Giustino accadde il contrario: egli si mise contro chiunque era contrario alla fede ortodossa. Alla sua morte, Giustiniano divenne imperatore.