Leone I, imperatore bizantino

Leone I, imperatore d'oriente, bizantino

Leone I è stato imperatore bizantino dal 457 al 474.

Leone I venne proclamato imperatore dopo la morte di Marciano, grazie al patrizio Aspar che, essendo ariano, non poteva acclamare se stesso.

L’imperatore Leone sostenne le decisioni prese al concilio di Calcedonia nel 451, che aveva condannato le dottrine del monosifismo, attirando così l’opposizione dei seguaci di questo creto. Questi uccisero Croterio, il patriarca di Alessandria, e promossero uno della loro stessa fede.

Per quanto riguarda i rapporti con l’Occidente Leone I cercò di mantenerne l’unità con l’Oriente. Non riconobbe come Augusti né MaggiorianoLivio Severo. Dopo la loro morte, permise al generale barbaro Ricimero di governare ma, dopo due anni, elevò ad Augusto suo parente Antemio.

I due imperatori combatterono contro i Vandali ma le loro truppe vennero sconfitte. Aspar, che lo aveva fatto salire al trono, venne accusato di essere in rapporti con il loro re e Leone lo fece mettere a morte. I Goti si ribellarono ma vennero respinti da suo genero Zenone. Da quel momento i popoli germanici non influirono più sull’impero bizantino.