I monosaccaridi sono la forma più semplice dei glucidi (comunemente chiamati zuccheri o carboidrati), sono composti da una singola macromolecola formata da atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno e non possono essere divisi in zuccheri più semplici. Vengono usati dagli organismi per produrre energia per le cellule.
Ogni atomo di carbonio è in grado di legarsi con altri 4 atomi e può anche legarsi con altri atomi di carbonio potendo così formare macromolecole, grandi gruppi di atomi, chiamati anche composti organici perché sono componenti essenziali per gli organismi viventi.
Esistono diversi tipi di monosaccaridi ma i più comuni sono il glucosio, il fruttosio, il galattosio, il ribosio e il deossiribosio. Alcuni si trovano negli organismi mentre altri si ottengono separando zuccheri più complessi per idrolisi perché le molecole d’acqua tendono ad aggiungersi a queste molecole rompendo i legami dei composti più complessi.
Al contrario, quando due o più monosaccaridi si legano tra loro eliminano una molecola d’acqua. Questo processo chimico viene chiamato condensazione.
Il glucosio si trova nel sangue dell’uomo e degli animali ma si trova anche come composto di zuccheri più complessi come la cellulosa e l’amido. Quando il corpo assimila zuccheri più complessi, chiamati polisaccaridi come l’amido e il glicogeno, l’organismo separa i singoli monosaccaridi staccandoli uno ad uno per produrre energia.
Il fruttosio è lo zucchero che si trova nella frutta e in molti vegetali. Ha lo stesso numero di atomi del glucosio ma si trovano posizionati diversamente. Il fegato è in grado di trasformarlo in glucosio.
Il galattosio è un monosaccaride presente nel latte sotto forma di disaccaride unito al glucosio.
Il ribosio e il deossiribosio sono glucidi diversi dagli altri e sono costituenti dell’ RNA, contenente le istruzioni che le cellule usano per produrre le proteine e del DNA, che contiene il codice genetico.
Vedi anche: I glucidi.