Teodosio I è stato imperatore romano d’Oriente dal 379 al 392 e poi unico imperatore fino al 395.
Vita
Suo padre, conosciuto come Teodosio il Vecchio, è stato generale di Valentiniano I ed ebbe successi militari contro i Britanni, i Germani e i Sarmati. Morì in Africa nel 375.
Teodosio aveva seguito il padre in Europa e si distinse come duce della Mesia Prima. Alla morte del padre si ritirò a vita privata ma quando Valente morì fu chiamato da Graziano per difendere l’impero.
Dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia fu elevato alla dignità di Augusto e vi rimase fino alla sua morte.
Regno
Appena salito al trono riuscì a proteggere i Balcani dai Goti e dai Visigoti che sistemò nei confini dell’Impero con il trattato di Costantinopoli.
In Britannia Magno Massimo venne acclamato imperatore e usurpò il trono a Valentiniano II che si rifugiò da Teodosio. Per alcuni anni, l’imperatore tollerò il regno dell’usurpatore ma, quando questi cercò di mettere le mani sul fratello di Graziano, intervenne e lo fece mettere a morte.
Con l’aiuto del generale Arbogaste, riconquistò la Gallia e la ridiede a Valentiniano. Quando venne a sapere che il giovane fu trovato impiccato e che Arbogaste potesse esserne coinvolto vendicò il giovane imperatore. Nel 383 aveva nominato suo figlio Arcadio, che comunque aveva 6 anni, Augusto d’Oriente e da quell’anno rimase in Occidente, prima con Valentiniano e poi da solo.
Nei suoi territori, l’imperatore permise ai Goti di essere indipendenti, sotto i loro capi ed esentati dalle tasse. Oltre a permettere a questi popoli di rafforzarsi, la sua politica creò malcontento tra la popolazione. Nel 390 a Tessalonica venne ucciso un generale Goto e, per timore di una nuova ribellione, Teodosio permise che i soldati romani lo vendicassero uccidendo migliaia di cittadini. Questa azione viene ricordata come massacro di Tessalonica.
In Occidente Arbogaste aveva nominato Augusto Flavio Eugenio che ebbe l’appoggio del paganesimo. Teodosio non lo riconobbe e tra i due sfociò una guerra. Nel 394 l’imperatore ebbe la meglio.
Prima di morire, scelse i suoi figli come successori: Arcadio in Oriente, Onorio in Occidente.
Politica religiosa
Nei suoi primi anni di regno continuò la politica di Graziano e fece guerra all’arianesimo; emanò l’Editto di Tessalonica nel 380 ordinando a tutti di seguire il simbolo di Nicea. Tuttavia continuò a considerare la Chiesa subordinata a lui.
Questo creò astio con il vescovo Ambrogio che non era d’accordo che fosse l’imperatore a stabilire la dottrina e le nomine. Si scontrò con l’imperatore due volte.
La prima occasione fu nel 388. A Callinico i Giudei furono perseguitati e venne bruciata la sinagoga. Teodosio ordinò la punizione dei colpevoli e al vescovo che aveva istigato questo movimento contro di loro, a pagare la ricostruzione della sinagoga. Ambrogio si ribellò e, dato che ancora Teodosio non si era affermato in Occidente, riuscì alla revoca completa delle sue decisioni.
La seconda occasione fu proprio per la strage di Tessalonica. Abrogio pretese, riuscendoci, che l’imperatore facesse penitenza pubblica.
Dal 391, Teodosio perseguitò sempre più anche il paganesimo: chiuse i templi e vietò i sacrifici pubblici, nel 392 vietò anche il culto privato.