Il legame metallico è il legame chimico che avviene tra i metalli. Tutti i nuclei degli atomi coinvolti si avvicinano tra loro e sono tenuti a stretto contatto grazie all’interazione di tutti i loro elettroni.
I metalli costituiscono la maggior parte degli elementi. Nella tavola periodica sono collocati a sinistra rispetto ai non-metalli e si trovano principalmente dal 1° al 13° gruppo. Nella tavola riportata sotto sono colorati di giallo.

Gli atomi dei vari elementi chimici tendono a legarsi tra loro per completare il loro livello energetico più esterno. Ciascun livello è indicato nella tavola periodica dal periodo. Il primo livello può contenere al massimo due elettroni ma tutti gli altri livelli possono contenere fino a 8 elettroni nello strato più esterno.
Gli elettroni coinvolti nei legami chimici vengono chiamati elettroni di legame o di valenza. I numeri romani scritti sulla tavola degli elementi indica quanti elettroni di legame ha ciascun elemento di quel gruppo. Quando un atomo cede i suoi elettroni per svuotare il suo livello energetico e riempire quello dell’altro elemento, si parla di legame ionico. Se, invece, i due atomi mettono in comunione uno o più elementi ciascuno che passano in entrambi i nuclei si tratta di legame covalente.
I metalli, tuttavia, non sono in grado di fare nessuno di questi due legami perché gli elettroni di valenza sono troppo pochi per arrivare ad averne 8 in uno dei loro livelli di energia. Ad esempio, se un atomo di alluminio cedesse i suoi 3 elettroni ad un altro atomo dello stesso elemento, il secondo atomo avrebbe comunque 6 elettroni e non 8. Perciò questi atomi si uniscono tra loro con un altro tipo di legame, il legame metallico.
In questo caso tutti gli atomi mettono in comunione i loro elettroni che passano in mezzo a tutti loro formando una sorta di nuvola elettronica che pervade la struttura che formano gli atomi del metallo, i quali diventano tutti degli ioni positivi, e li tiene uniti prevalendo sulle forze che di solito li porta a respingersi.
