Teodorico è stato re degli Ostrogoti, è nato nel 454 ed è morto nel 526. Venne autorizzato dall’imperatore Zenone a invadere l’Italia e a destituire il re barbaro Odoacre che aveva ucciso Giulio Nepote, imperatore d’Occidente e ultimo a essere legittimato dall’Oriente.
Teodorico visse per una decina di anni a Costantinopoli (462-472) e poté conoscere così la civiltà greco-romana. Quando morì il padre nel 474 divenne re del suo popolo e si stanziò nella Mesia inferiore. Ricevette da Zenone il titolo di patrizio, molto importante all’epoca e, nel 488, fu autorizzato a deporre Odoacre.
Odoacre fu un generale barbaro che aveva posto fine all’impero romano d’Occidente togliendo dal suo trono l’ultimo imperatore, l’adolescente Romolo Augustolo. Per più di dieci anni, regnò senza particolari problemi e cercava di avere l’appoggio ufficiale dell’imperatore d’Oriente. Zenone lo tollerò per tutto quel tempo senza dargli nessuna garanzia ma desideroso di liberarsi del popolo degli Ostrogoti che cercavano terre da conquistare colse l’occasione per liberarsi di Odoacre.
Lo scontro tra Teodorico e Odoacre durò tre anni, a motivo dell’incertezza della popolazione se accettarlo o no. Zenone lo mandò in Italia solo per liberarsi di una minaccia al suo impero e anche dopo che il re Ostrogoto riuscì nell’impresa non venne riconosciuto dall’imperatore bizantino per alcuni anni, fino al 498.
Regno di Teodorico
Con Teodorico, l’Italia si riprese. Il re ostrogoto si impegnò a mantenere la pace con i popoli vicini facendo uso di matrimoni e accordi con i Visigoti, i Vandali, i Burgundi e gli altri, facendo riconoscere la sua superiorità quale rappresentante dell’imperatore in Occidente. Mantenne l’antico ordinamento romano affidando ai romani quasi tutte le cariche civili e ai goti gli uffici militari. Si riprese l’agricoltura mentre indebolì il commercio a causa delle tasse. Anche se ariano, mantenne buoni rapporti con il vescovo di Roma.
Gli ultimi anni di regno furono particolarmente difficili per lui e per chi gli stava attorno. Dal 509 le alleanze che aveva fatto cominciarono a infrangersi. Cercò di favorire i rapporti tra i Goti e i romani ma la riconciliazione tra la Chiesa romana e quella greca creò problemi, specialmente dopo la condanna del nuovo imperatore Giustino I sugli ariani.
Teodorico divenne particolarmente sospettoso. Fece uccidere Simmaco e il genero Boezio, che erano stati suoi stretti collaboratori, accusati di essere in complotto con Giustino. Teodorico aveva anche mandato papa Giovanni I a Costantinopoli per indurre l’imperatore a rimuovere la condanna sugli ariani. Non soddisfatto dell’esito, fece gettare il papa in prigione, dove morì.
Teodorico morì senza figli maschi e gli successe il nipote Atalarico.