Autari, re dei Longobardi

Autari è stato re dei Longobardi dal 584 al 590. E’ conosciuto per le sue varie riforme e per aver ripristinato il regno dopo un decennio di anarchia.

Autari era figlio di Clefi, che aveva regnato per due anni, dal 572 al 574. Dopo la morte del padre i duchi si resero indipendenti, ma questo indebolì il regno Longobardo e favorì l’offensiva dei Franchi e dei Bizantini, che volevano riprendersi le regioni. Il sovrano impose la sua autorità ai duchi, costringendoli a versargli metà delle tasse. Creò anche un’organizzazione statale gestita dai gastaldi, funzionari che avevano il compito di amministrare i beni e i territori del re.

Autari
Miniatura di Autari

Per quanto riguarda i Franchi e i Bizantini, ottenne una tregua di tre anni e poi, cercò alleanza tra i popoli germanici sposando Teodolinda (589) figlia del re dei Bavari. Il loro matrimonio fece avvicinare Romani e Longobardi.

Autari morì l’anno dopo, lasciando Teodolinda l’unica regina. Lei sposò Agilulfo, che aveva sposato in precedenza la sorella di Autari, di cui non si conosce la storia, rendendolo di fatto il nuovo re dei Longobardi.

I dieci anni senza re

Dopo la morte di Clefi, i Longobardi vennero governati dai duchi. Lo storico Paolo Diacono menziona Labano, Vuaillari, Alachi, Euino e Gisulfo che vivevano rispettivamente in Ticino, Bergamo, Brescia, Trento e Friuli. Questi e molti altri continuarono le azioni del vecchio re uccidendo molti nobili romani. Verso il 576 avevano conquistato quasi tutta l’Italia. Successivamente, i Longobardi iniziarono ad invadere la Gallia rendendosi nemici i Franchi.

Il periodo in cui i Longobardi furono senza re coincise con la fine dell’impero di Giustino II e con i quattro anni in cui regnò l’imperatore bizantino Tiberio II. Infine, costituirono di comune accordo Autari come loro re.

Il regno di Autari

Sempre secondo Paolo Diacono, il regno di Autari fu molto tranquillo dall’interno, forse per favorire la forza dei Longobardi contro le minacce esterne. Infatti, il nuovo imperatore bizantino Maurizio aveva mandato i Franchi contro di loro; questa volta, i Longobardi riuscirono a fare pace con il loro re Childeberto il quale ritornò in Gallia. Successivamente sembra che l’imperatore aveva convinto di nuovo il re dei Franchi a combattere contro i Longobardi ma mentre erano in viaggio per l’Italia i Franchi hanno avuto una rissa con gli Alemanni e se tornarono in patria. In una terza occasione, Childeberto andò davvero in guerra contro i Franchi per compiacere l’imperatore ma venne sconfitto. Ci riprovarono ancora riuscendo stavolta a invadere alcune zone e poi tornare indietro.

Non tutti i duchi avevano appoggiato Autari: uno di loro chiamato Droctulfo si era rifugiato a Bressillo e si era alleato con l’imperatore spingendo il re longobardo ad assaltare la città. Tempo dopo i Longobardi assediarono Istria per un anno e conquistarono l’isola Comacina.

Durante il regno di Autari ci fu anche una grande inondazione in Italia dovuta all’ingrossamento del fiume Tevere a causa delle forti piogge e la mancanza di manutenzione, che colpì e inondò diverse città vicine.

Autari cercò anche di risolvere diversi problemi con la diplomazia. Cercò un accordo di pace con Childeberto re dei Franchi e successivamente gli chiese la mano della sorella; quando questo non avvenne e iniziò la guerra, contattò anche Gontrano, lo zio di Childeberto a cui aveva lasciato la reggenza per motivi di salute. Durante quest’ultimo periodo di mediazione, Autari morì forse per tradimento.